lunedì 31 dicembre 2012

Miaoegizi e idiozia

Arriva l'anno nuovo, caro Jack, e pochi giorni dopo compirai gli anni, ma comunque rimarrai sempre di un anno più giovane di Brad Pitt. Un anno in cui continuerai a sperare che le cose possano andare davvero meglio per te, per i tuoi amici e le persone care, e anche per gli altri. Perché ti sei stufato di sentire notizia di gente che non c'è più, di editori che non pagano e altre pessime notizie.
Eppure, nell'attesa di un nuovo anno pieno di buone nuove, in cui pensi a quali buoni propositi richiedano il maggiore impegno, che è esattamente quello fai ad ogni capodanno (ben sapendo che non vedrai alcun progresso al riguardo) è bello che tu concluda questo anno di blog con un 24esimo post, raggiungendo in questo modo il ragguardevole record di una media di due post al mese, che per i tuoi ritmi è comunque un bel risultato. Visto che non usi il blog per postare materiale nuovo, ma ti perdi in virtuose elucubrazioni di dubbia utilità per la vita, l'universo, e tutto quanto.

Riprendo a parlare in prima persona, cosa che non faccio troppo spesso qui, ma diamine, è l'ultimo dell'anno e quindi si può fare. E con cosa lo concludo? Scrivo di massimi sistemi, mi impegno in qualche impegnativo esercizio specifico per Nerd o simili amenità? No, niente di tutto questo, oggi mi limito a segnalare una di quelle notizie che ti sembrano assurde quando te le raccontano, a cui non credi quando le leggi tu stesso, ma che quando capisci essere vere ti rendi conto che quando sarai tu a raccontarla non ti crederà nessuno.
La prima notizia l'avevo letta sul sito del Fatto Quotidiano, e sembrava davvero incredibile. Qualche giorno dopo mi è tornata in mente, e ho voluto controllare su google.com, inserendo alcune parole chiave, e la risposta è stata positiva: sì, tutto vero.
Amici miei, che ci crediate o no, negli Stati Uniti d'America, il paese che ci ha dato Guerre Stellari e Star Trek, la gomma americana, la Apple e Windows, lo Shuttle e le missioni Apollo e McDonald's e un miliardo di altre cose interessanti, potete fare davvero molte cose. Stendiamo un velo pietoso sul fatto che con una semplice autocertificazione potete entrare in possesso di un'arma automatica, ma non di quelle ad aria col tappino rosso sulla canna, col motorino che ti simula il rumore, che sembrano vere, ma di quelle vere davvero, come quelle purtroppo diventate celebri per le recenti stragi nelle scuole degli states.
Ebbene, in quel lontano paese ci sono anche cose che non potete fare, è questo è ovvio.
Ma una di queste, la protagonista di questo 24esimo post, è che non potete possedere un'ovetto Kinder, con la sua sorpresina interna. State rischiando grosso, perché la loro vendita è proibita, e se vi beccano in aeroporto con qualcuno di questi pericolosissimi ovetti, rischiate l'arresto. Ne trovate notizia in giro, ne trovate le reazioni incredule, e purtroppo non è una bufala come ti piacerebbe credere. Perché un bimbo potrebbe inghiottire ovetto e capsula, e soffocare, per cui è compito della legge tutelarlo.
Lo so, anche io penso che un ragazzino che inghiotte ovetto e capsula sia maledettamente stupido, ma la legge è legge, in ogni parte del mondo, e quindi mi tengo per me cosa augurerei a tale bimbo.

Penso alla notizia, accetto la cosa e quindi arrivo alla sola conclusione possibile. Realizzo che i ragazzini americani e gli adolescenti e gli adulti tutti, non potranno mai collezionare i Miaoegizi, o le Tartallegre. Ecco.
Questa è una di quelle cose che ti danno da pensare.
Queste collezioni rimarranno un nostro privilegio.
E scusate se è poco...

Buon 2013 a tutti,
Il vostro Giacomo, Jack per gli amici

sabato 15 dicembre 2012

E tutti risero, ma non capirono perché

Ridere. Riuscire a fare ridere. Essere comici. Strappare un sorriso. Provocare una risata.
Sembra facile. Potrebbe davvero essere così semplice? La storia del mondo è piena di ottimi comici, di scrittori brillanti, di situazioni comiche. E anche nei fumetti. Ne hai letti di testi comici, vero? E anche di fumetti, giusto?
E ricordi le risate, ricordi bene i momenti in cui avevi dovuto interrompere la lettura perché dovevi ridere. Ridevi per Douglas Adams, ridevi per Altai & Jonson, ridevi con Paperino e con Asterix.
Oggi sarà la stessa cosa, pensi. E ti guardi intorno.
Un po' di tempo fà... un editore pubblica una nuova testata a fumetti, dichiaratamente comica. Dovrebbe fare copia con un'altra testata comica di provato successo, questa è la sfida. La prendi perché hai fiducia negli autori. La leggi e... non ridi. Sì, sorridi, la situazione è buffa, ma... non interrompi la lettura con una risata, come ti capita con l'altra testata comica. E ti domandi dove sia il problema? Dove sta l'errore?
Esattamente ieri invece leggi l'anteprima di una nuova testata comica a fumetti che si preannuncia esilarante. E ugualmente non ridi.
Abbiamo un problema. E il problema fondamentale è: non fa' ridere, o semplicemente non fa' ridere te?
Può essere che il problema fondamentale stia in questo paziente, che non riesce a stare al passo coi tempi, e non ha capito che oggi la risata funziona così e non cosà?
Questa soluzione non scartarla a priori, giovane Jack. Perché ognuno di noi ha avuto un'educazione che è il risultato dei suoi tempi. La tua adolescenza per esempio è finita prima dei tempi dei cartoni animati con le sigle di Cristina d'Avena, prima dell'avvento della tv a colori, prima dei pomeriggi pieni di televisione e MOLTO prima della moda dei film in 3D. Quindi niente dell'educazione fondamentale degli anni '80, niente Drive-in, niente Dragonball, niente Stanlio e Ollio a colori e simili aberrazioni. Per cui forse sei davvero tu ad essere fuori tempo, a essere inadatto a capire queste nuove generazioni di comici e storielle brillanti.
E' come quella strada di mattoncini colorati che hai fotografato tempo fa. I paletti nel mezzo e tutti vanno a destra, e il colore dei mattoncini è ormai scomparso. Lo sporco delle gomme, la direzione obbligata. Tu sei un pedone, fai un'altra strada, e vedi ancora i colori delle mattonelle. E basi le tue reazioni e le tue emozioni su quello. Ma non stai seguendo la corrente, e la strada che fai non è quella giusta. E quando prenderai l'auto farai anche tu quel tragitto grigio. Sì, ma intanto vedo i mattoncini colorati.
Basta disquisizioni su cose ed esseri, su risi e bisi, per quest'anno abbiamo già dato. Ma se i tempi della risata sono mutati, devi cercare di capire bene dove sbagli. Per cui urge che passi qualche ora tra vecchi albetti, fotocopie sbiadite e cartelle impolverate (tanto fuori piove e sei fortunato che non nevichi), puoi dedicare il tuo sabato mattina a questa inchiesta fondamentale su di te: per cercare di capire dove e quando hai perso il contatto con il mondo di oggi e il suo umorismo, quando hai lasciato il percorso di mattoncini grigi. Prendilo come un compito di fine anno.

In anni lontani, cominciai a disegnare delle vignette umoristiche in tema Star Trek, che vennero pubblicate dagli amici dello Star Trek Italian Club sulla rivista ufficiale. Gli spunti erano potenzialmente tanti, e tante erano le serie su cui basarsi. Per esempio, prendiamo la vecchia serie classica, quella del 1968 col capitano Kirk e Spock.
E pensi che si possa ridere, se non si è visto il telefilm di riferimento, per cui non si conoscono le citazioni? Bella domanda.
(come al solito, per vederle più in grande e riuscire almeno a LEGGERE qualcosa, premete sull'immagine)


In effetti è dura. Se devo giudicare dai tempi direi di no, non sono più comiche. Rotta non fa rima con rutto, non c'è quella volgarità necessaria al giorno d'oggi. Eppure io sorrido ancora.
Proseguiamo l'esame. Proviamo con qualcosa di più moderno, come i Borg della serie Star Trek: The Next Generation del 1988.. 


Dai, queste funzionano ancora, no? 
Bè, anche qui mescolavi la risata intellettuale con la gag di Stanlio e Ollio. Risata facile, ma stereotipata. No, nemmeno questa funzionerebbe adesso.
Proseguiamo. E la vecchia serie TV UFO? Quella del comandante Straker e Base Luna e gli Shado mobili? Ma chi se la ricorda più? Ha senso cercare di fare ridere sui loro alieni minacciosi?


Non le trovi ancora spassose?
No, chi se la ricorda più quella serie? Serve qualcosa di più moderno.
Per esempio Spazio 1999, altra serie TV degli anni passati (è del 1975).


Queste fanno ridere, decisamente. Non credi?
Mah... l'esegesi della forma, la ineluttabilità del messaggio, il quid invocativo dell'essenza interiore, la gestalt hegeliana, la rava e la fava, il progresso del linguaggio, la modernità, con la supercazzola come se fosse Antani.
E oggi cosa fai? Disegno anche vignette umoristiche su pizza e pizzaioli, per la rivista Pizza Press.
Far ridere sulla pizza? Ma che razza di idea è? Cosa si può trovare di comico su pizza e pizzaioli?


Vabbè. E' una battaglia persa, giovane Jack. Il discorso non è chiaro, non ti spieghi, non arrivi ad un dunque, non domini il qui pro quo, eviti il quorum dell'io interiore e non rispondi al decostruzionismo del modernariato.
E tutto quanto sembra solo una scusa per ripubblicare tue vecchie vignette, e questa è una marchetta bella e buona. Perché lo fai?
Perché il blog è mio. E poi perché è quasi Natale. Un regalo per i lettori del Blog?
Ups...sì, questo in effetti ci può stare. Come non detto.