martedì 31 dicembre 2013

Anomalie di fine stagione

Un anno sta finendo, e qualcuno dice che in quel momento bisogna fare il bilancio.
Qualcun'altro dice che bisogna prendere chi dice che bisogna fare il bilancio e abbandonarlo nel primo grill sull'autostrada, così impara a dare consigli utili. Altri dicono che è un giorno come un altro. Chissà, magari hanno ragione tutti, e magari hanno tutti torto, e forse nell'ultimo dell'anno non devi fare niente di speciale, se non sperare che il prossimo anno sia migliore di questo (e che ci vuole? Direte voi).
In questo momento, in questa pagina di questo blog, io lo utilizzerò per rivelare una curiosa scoperta venuta fuori dagli oscuri meandri della rete.
Ogni tanto ammetto di avere dei momenti di protagonismo. Sì, lo confesso. Inserisco il mio nome su Google, scelgo Google immagini, e osservo i risultati. Dài, siamo disegnatori, lo facciamo spesso, siamo esseri umani e ci teniamo a sapere cosa si trova di nostro associato al nostro nome. E siccome non sono così famoso da avere gente che venda su eBay qualcosa di mio, osservo solo per curiosità cosa si trova in giro, cosa circola senza che io ne abbia il controllo.
Spesso poi, quando incontri qualcuno che non legge fumetti ma vuole che tu gli dica assolutamente DOVE lavori, salvo poi confessare che non ha idea di cosa sia (ecco perché quando capita a me cerco sempre di rimanere sul vago), finisci per dirgli di cercare il tuo nome su Google. Fare altrimenti mi parrebbe come cercare di spiegare al telefono come si ripara uno stereo giapponese.


Ma Google ti viene incontro. Si trovano informazioni, immagini, tutto ciò che serve che sappia chi vuole conoscere qualcosa di tal disegnatore, specie se sei nell'ambiente da più di quindici anni.

Digiti, e guardi il risultato:  qualla foto con la maglietta di Batman (perché mai proprio quella? Boh), le immagini del blog, la copertina di facebook, il link alle varie immagini da quell'intervista un po' folle a uBC che ti fece Platonirico, immagini da vari Lambiek, le anteprime dal sito Bonelli e da terre di confine, con l'intervista doppia assieme a Carlo. E i disegni fatti per i fan alle fiere, pubblicati da loro su blog o siti, sia quelli fatti con calma che quelli fatti in piedi, magari di corsa, magari un po' buffi, ma che ricordi comunque con affetto. E guarda, ci sono pure i papermodel-fan dedicati a Michel Vaillant, pure la gif della macchinetta che avevi disegnato per il videogioco GP2 e che è scaricabile gratuitamente in rete, e giù giù anche molto materiale dello sfortunato Harry Moon e pure i disegni che hai messo solo su DevianArt, ma che là non sono visibili ai non iscritti perché hai attivato un filtro.

Okay, ma Ma queste sono le cose normali, e da che mondo è mondo le notizie le fanno le anomalie, non la normalità. L'unico film dedicato alla missione Apollo è quello sull'unica che sulla Luna non ci arrivò mai (Apollo 13), ergo chi siamo noi per opporci a tutto ciò?
Questo pezzo non sarà dedicato alle immagini normali.
Sarà dedicato all'anomalia.

What? Quale anomalia?
La seconda pagina di fumetti ad apparire (la prima è Anjce, da non credere...) è questa che vedete al fianco.
Appartiene ad una pagina di uBC, a suo tempo uno dei migliori siti dedicati ai fumetti Bonelli, pieno di pagine dedicate ad ogni serie Bonelli, a recensioni e analisi di ogni numero possibile, a dossier sui avri personaggi. Oh, una volta si faceva spesso, poi i tempi sono - purtroppo - cambiati. La pagina in particolare è tratta da un'anteprima del dicembre 1998 dedicata all'uscita prevista per il marzo successivo del primo numero di Jonathan Steele. Nell'articolo si postavano diverse pagine estratte da storie varie in lavorazione, che sarebbero uscite nei primi numeri.
"E allora?" domanda Pippo Pappo, lettore occasionale che ha seguito paro paro il mio ragionamento (e che per questo merita la menzione).
"Dov'è l'anomalia? Cosa c'è di strano" insiste lui.

Semplice, amico mio: questa pagina non esiste.
Nella storia non c'è.

La storia a cui fa riferimento è Il volo dell'Albatross, che uscirà nei numeri 22, 23 e parte del 24, nei primi mesi del 2001, quella che sarà la mia terza storia Bonelli. E nella narrazione non si verifica una situazione simile, non accade nulla del genere. Myriam non indossa mai un abito da Hostess, il mago con la faccia di Vangelis non muore in quel modo.
Oh, nulla di troppo drammatico, tranquilli e niente panico, succede spesso. Quella che doveva essere la mia prima storia di JS divenne in realtà la seconda, e uscì solo dopo la precedente, con due anni di ritardo, con qualche... cambiamento. Una storia prima di arrivare alla sua conclusione può subire modifiche e variazioni impreviste all'inizio del lavoro. Errori, cambi di idee, variazioni nella continuity, i motivi possono essere diversi. In questo caso la pagina è tratta di una breve scena di come avrebbe dovuto evolversi la storia nella prima stesura. Ma qualcosa accade. Un giorno lo sceneggiatore (Federico) si accorge di una cosa, e ci pensa, e ci ripensa, e ci pensa ancora, e arriva l'idea definitiva, che ti fa' cambiare tutto, allunga la storia di un albo e la rende speciale. E quella sarà la storia che tutti conosciamo.

Ma la mia prima pagina di Jonathan su Google immagini è una che non è mai stata pubblicata. Tra oltre mille pagine disegnate.
Solo io lo trovo insolitamente... ironico?
Oh, questo mi permetterebbe anche di fare un sacco di considerazioni aggiuntive: il fatto che nessuno se ne sia mai accorto; che i fan che riescono a trovare ogni cosa possibile e curiosa sui fumetti non trovano davvero tutto; o che sia ancora disponibile in rete un dossier enorme e ricco di dati che probabilmente nessuno visita più da anni; che in rete ci sono di sicuro centinaia di migliaia di pagine di siti del passato che nessuno visita più, come fantasmi, nascoste nei vicoli in ombra, pronte a venire fuori a sorpresa. Ma ci sarà sicuramente un momento in futuro per approfondire queste considerazioni, ma solo avendo tempo e - sopratutto - voglia. Oggi ci fermiamo all'anomalia.
Perchè come i fantasmi sono pronti a venire alla luce del sole da un momento all'altro.
O grazie a Google.
Se ogni epoca deve avere i suoi fantasmi, a noi toccano quelli della rete.
Dai, questo non è troppo negativo.

Buon 2014, gente.

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